Page 12 - Notiziario del Portale Numismatico dello Stato n. 14.2
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10 Musei Reali Torino – CONTRIBUTI
Fig. 4 – La sede del Regio Museo di Antichità in Via
Verdi.
medievali e moderne insieme a medaglie, soprattutto sabaude e pontificie; la quarta, “monete
diverse di bassa lega”, comprende pochi esemplari, anch’essi medievali e moderni; la quinta,
“medaglie antiche di Rame, Bronzo o simile metallo misto”, e contava solamente bronzi im-
periali, non inventariati in ordine cronologico, ma presenta anche il celebre falso cinquecen-
tesco di Giulio Cesare con legenda VENI VIDI VICI, un bronzo di Agatocle di Siracusa ed un
follis di Giustiniano I. A parte sono poi elencate le “Donne degli imperatori antichi”, mentre
le successive quattro classi, rispettivamente delle “medaglie meno antiche di rame, bronzo o
simile metallo misto”, delle “medaglie historiate, e piastre di rame, bronzo o simile metallo”,
delle “medaglie di piombo e stagno”, e delle “medaglie e piastre historiate di piombo”, sono
tutte serie sono accomunate da un interesse antiquario e storico-dinastico che le fa associare
ad altri materiali eterogenei, quali libri, esemplari di storia naturale, oreficerie, glittica, secon-
do un ordinamento e un un gusto più simile alle Wunderkammern tardo-rinascimentali, che
ai veri e propri medaglieri frutto di studio numismatico rigoroso e accurato.
Questa impostazione “di meraviglia”, del resto, permarrà anche nella costituzione suc-
cessiva della raccolta pubblica del progetto per l’ordinamento del nuovo museo dell’univer-
sità (fig. 4). Commissionato da Carlo Emanuele III, redatto e consegnato il 2 aprile 1739 dal
professore di anatomia Giovan Battista Bianchi, prevedeva infatti l’organizzazione in cinque
“scompartimenti”, di fisica, matematica, botanica e anatomia, mentre il quinto doveva conte-
nere “una raccolta di oggetti diversi, rari o preziosi, sicché riesca come una Camera di Curio-
sità, ossia di Comune Galleria… [con] simulacri, ed Impronti, cioè statue, idoli, Amuleti, Voti
degli Antichi, e medaglie, monete, Camei, talismani, sigilli, Divise”.
3. La costituzione del Monetiere del Museo di Antichità
Notizie più chiare circa l’esistenza di una collezione numismatica provengono dal pro-
getto per il Regio Museo dell’Università di Torino (poi Museo di Antichità), nel 1724 predispo-
sto dal Prof. Giovan Battista Bianchi su incarico di Carlo Emanuele III e datato 2 aprile 1739
dove si menzionano “n. 538 medaglie di metallo di differenti forme e grandezza”, citate in un
allegato dove figurano i beni “che già si hanno” .
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Nel 1746 il padovano Giuseppe Bartoli, dal 1745 docente della cattedra di eloquenza
italiana e lettere greche presso la Regia Università di Torino, ottenne l’incarico “di ordinare le
Il MonetIere del Museo dI AntIchItà: storIa delle collezIonI E. Panero
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