Page 5 - Bollettino di Numismatica - Materiali n. 32-2015
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Roma, Museo Nazionale Romano Collezione di Vittorio Emanuele III Bollettino di Numismatica, Materiali 32 (2015) L. Gianazza - A. Toffanin La zecca di MiLano Filippo Maria Visconti (1412-1447) e la Repubblica Ambrosiana (1447-1450) introduzione di Luca Gianazza La moneta milanese nella prima metà del Quattrocento Affrontare la monetazione della zecca di Milano durante il principato di Filippo Maria Visconti (1412-1447) signifca gettare lo sguardo su un’epoca densa di questioni particolarmente controverse Nel corso dei trentacinque anni in cui egli amministrò il Ducato la moneta in uso a Milano andò incontro a trasformazioni che ne avrebbero mutato l’aspetto in maniera sostanziale Fin dall’esame delle specie monetarie coniate a suo nome possiamo renderci conto di quanto furono signifcativi i cambiamenti intercorsi, in particolare per la presenza di nominali in argento dalle caratteristiche iconografche e ponderali del tutto nuove, a fanco di altri nei quali è possibile ravvisare una sostanziale continuità con quanto realizzato all’epoca dei suoi immediati predecessori, soprattutto dal fratello Giovanni Maria (1402-1412) Un fatto, questo della numerosità dei tipi, che può non stupire se rapportato al lungo periodo di governo di Filippo Maria, ma che costituisce una testimonianza molto evidente dell’evoluzione a cui andò incontro la moneta di Milano in quegli anni Se si passa in rassegna la letteratura che si è occupata della monetazione di questo Duca si deve rilevare una volta di più come sia stata prestata fnora poca attenzione ai fattori economici che furono alla base della produzione della moneta, mentre si è posto l’accento quasi esclusivamente sulla moneta come oggetto da collezione Questo approccio ha prodotto delle sintesi eccellenti, che dimostrano tutta la loro validità per quanto riguarda la descrizione e l’illustrazione delle varianti dei conii , in particolare dei segni diacritici e di altri piccoli dettagli che possono nascondere un signifcato 1 recondito ancora da scoprire, ma che presentano importanti limiti nel momento in cui si cerca di trarre da esse indicazioni che permettano di correlare la produzione della zecca di Milano agli eventi – economici, politici e sociali – che interessarono il Ducato milanese nella prima metà del XV secolo Fortunatamente per quest’epoca è disponibile un’indagine anche in chiave economica grazie al lavoro condotto in tempi relativamente recenti da Carlo Maria Cipolla Il suo metodo di ricerca 2 ha permesso di evidenziare l’alternanza lungo il Quattrocento di momenti di sostanziale stabilità monetaria con altri più caotici, durante i quali ebbero luogo mutamenti signifcativi nella natura della moneta in uso del Ducato di Milano e di rifesso nella produzione della zecca milanese L’interesse di questo studioso si è tuttavia concentrato principalmente sull’analisi dei documenti, riprendendo alcuni aspetti già affrontati alcuni anni prima da lui stesso o da altri ricercatori in ambito storico 3 È rimasto tuttavia escluso dalle valutazioni un esame più accurato per quanto concerne la moneta effettivamente coniata a seguito delle operazioni di cui si ha testimonianza nella documentazione dell'epoca: in altre parole, una lettura del dato documentario in maniera congiunta con un dato che potremmo defnire più prettamente monetario, vale a dire della moneta battuta dalla zecca di Milano di cui abbiamo evidenza Un inquadramento delle emissioni realizzate a nome di Filippo Maria Visconti e nel corso della Repubblica Ambrosiana, oggetto di questo fascicolo, deve necessariamente passare attraverso la comprensione dei fenomeni economici che interessarono in quell’epoca il Ducato di Milano, senza tuttavia perdere di vista quelle monete oggi conosciute Solo in questo modo è possibile attribuire alle monete la corretta denominazione, l’esatto valore del loro corso nel tempo e quindi defnire per esse una cronologia più raffnata di quanto attualmente a disposizione, col risultato di ottenere una visione più completa e coerente di quella che fu l’attività della zecca di Milano in quegli anni 5
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