Page 10 - Notiziario del Portale Numismatico dello Stato n. 10-2017
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Direzione Generale Archeologia, belle arti e paesaggio – CONTRIBUTI 9 9 veniente in gran parte da ripostigli dispersi . Ogni traccia della loro appartenenza a quegli originari ripostigli viene ad essere necessariamente eliminata, insieme al loro valore di docu- mento storico, per far posto alla considerazione dell’esemplare in quanto oggetto singolo da collezione e da investimento, poco controllato in quanto diffcile da controllare e da recupe- rare e inserito in un circuito commerciale ai confni della legalità che ha goduto e che ancora 10 gode della complicità di alcuni studiosi, e tra di essi “funzionari, professori etc” . Per molto, troppo tempo si è tollerato che il collezionismo numismatico nazionale ed internazionale si alimentasse con una enorme riserva di reperti numismatici di evidente pro- venienza illecita, mescolati a quelli di provenienza lecita . Un fenomeno di vaste proporzioni 11 che già Paolo Orsi, intento strenuamente a salvaguardare il territorio ed il patrimonio arche- ologico che apparteneva a quel territorio, non esitava a denunciare, proponendo soluzioni sicuramente avveniristiche per i tempi in cui viveva . Ma non è solo la Sicilia di Paolo Orsi, 12 dunque, ad avvicinarci idealmente a Taormina e al Museo siracusano dedicato all’illustre 13 archeologo, seconda ed ultima tappa con cui si concluderà il nostro tour siciliano (fg. 2) . Fig. 2 – muSeo archeologico regionale “Paolo orSi”, SiracuSa. Vetrina della mostra “Gioielli da Tauromenion - Naxos e Monete di Tauromenion” (a cura di A.M. Manenti). Per concessione della Regione Siciliana - Assessorato ai Beni Culturali e dell’Identità Siciliana. C’è un episodio di cultura della tutela, o meglio un progetto di tutela, destinato a scon- trarsi inevitabilmente con gli uomini e con gli eventi, che nasce precocemente a Taormina nella prima metà del Settecento. Poco prima dell’avvento del Grand Tour e alla vigilia della formazione dei primi repertori numismatici si comincia a ravvisare la necessità e l’oppor- tunità di raccogliere i dati sul patrimonio numismatico siciliano e di mantenere integre le numerose collezioni archeologiche e numismatiche formate grazie alla curiosità, agli sforzi e all’impegno istituzionale e civile di alcuni notabili siciliani. Si è riportato quindi alla memoria quell’episodio o meglio quella stagione, che oggi co- nosciamo grazie all’indagine minuziosa di Francesco Muscolino, pubblicata nel nono volume del Notiziario del Portale Numismatico dello Stato, volume che presenteremo in questa oc- 14 casione . Un contributo, quasi un manifesto di questo workshop dedicato al duca Biagio de Spuches, primo ad ottenere la «sovraintendenza» sugli antichi monumenti di Taormina, primo a compiere scavi e restauri nel Teatro antico e primo ad elaborare un sistema di “tutela” per evitare la dispersione delle antichità di Taormina. Ed anche primo a formare a Taormina un “ottimo” Medagliere ricco di esemplari provenienti dal territorio, in primo luogo da Taormina, dagli scavi del Teatro (fg. 3) e dall’area dell’antica Naxos . 15 introduzione Al Workshop S. Pennestrì
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