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Logo Vetrine Musei Reali Le collezioni numismatiche dei Musei Reali di Torino: Medagliere Reale e Monetiere del Museo di Antichità

Il Medagliere Reale

Copertina Notiziario 14.1

La pubblicazione dei volumi dedicati alle raccolte numismatiche dei Musei Reali, oggi suddivise tra Medagliere Reale e Monetiere del Museo di Antichità, rappresenta una prima tappa verso la valorizzazione di un patrimonio che è frutto di una stratificazione secolare, legata al consolidarsi del potere sabaudo sui due versanti delle Alpi occidentali e alla crescita degli interessi collezionistici dei Savoia fino alla loro rappresentazione pubblica nelle istituzioni museali dell'età moderna.

Nel Settecento, prima delle dispersioni napoleoniche, la consistenza del Medagliere del Re era stimata in 60.000 esemplari, ma il momento decisivo per il suo sviluppo coincide con la salita al trono di Carlo Alberto nel 1831: nell'arco di soli dieci anni nascono una Pinacoteca, una Biblioteca, un'Armeria; viene riformata l'Accademia di Belle Arti, riordinato il Museo di Antichità e si delinea anche il progetto della nuova sala del Medagliere, affidato all'architetto di corte Pelagio Palagi. Per ognuna di queste collezioni, Carlo Alberto disegna il profilo di una moderna gestione, individuando spazi, arredi e attrezzature, nominando conservatori e direttori -tra cui Domenico Promis, a capo del Medagliere Reale- e finanziando campagne di acquisti che hanno l'obiettivo di aggiornare, organizzare e arricchire le collezioni.

Con l'Unità d'Italia, la storia della collezione si intreccia con quella della raccolta privata di Sua Maestà, che segue il sovrano a Roma e con la vicenda della nascita, a Torino, di un'altra collezione numismatica pubblica, il Medagliere Civico, sorto su un nucleo di monete pervenute dalla Zecca cittadina e arricchitosi con l'acquisizione di importanti nuclei privati.

Nel 1933 Vittorio Viale, direttore del Museo Civico, promuove un primo tentativo di riunione delle raccolte numismatiche cittadine, attuato di fatto solo nel 1956 con una convenzione tra lo Stato e il Comune per la costituzione del nuovo "Medagliere delle raccolte Numismatiche Torinesi". Al Museo Civico confluiscono le raccolte appartenenti al Museo di Antichità e quelle ex-Dotazione Corona del Medagliere Reale: un patrimonio allora stimato in 70.000 esemplari. Un progetto ambizioso, che tramonta definitivamente nel 1996, quando le Soprintendenze richiamano i depositi concessi negli anni Cinquanta: l'esistenza di un nuovo Museo di Antichità, il riordino delle collezioni reali e una nuova sensibilità per la storia del collezionismo premevano per il recupero dell'integrità degli assetti storici originari. Comincia così la "lunga marcia" delle restituzioni, accompagnata da nuovi censimenti e riscontri inventariali, mai approdati, però, a un organico programma di valorizzazione delle raccolte. Con la creazione, nel 2014, dei Musei Reali, le collezioni del Medagliere Reale e quelle del Monetiere del Museo di Antichità riprendono a "camminare insieme" e il volume rappresenta una prima e preziosa chiave d'accesso alla conoscenza e all'interpretazione di questo grande patrimonio, uno strumento indispensabile per raccoglierne il messaggio e per trasmetterlo alle generazioni future.

(tratto da Notiziario 14.1/2020 Sfoglia il volume  Apri il volume)