Le ricerche archeologiche della Soprintendenza per i Beni Archeologici del Friuli Venezia Giulia, iniziate nel 2008 presso la cripta del Duomo di Gemona del Friuli, in occasione di lavori di consolidamento delle fondazioni, hanno portato alla scoperta di un ambiente utilizzato come ossario, con deposizioni iniziate nel tredicesimo secolo e proseguite fino in età moderna.
Il contesto è stato datato con accuratezza per la presenza di circa cinquanta monete, coerenti per cronologia con altri oggetti associati ai resti ossei: crocefissi, vaghi di rosario in osso e legno, medagliette votive, fibbiette, anelli e monili. Le monete aprono un quesito sulle ragioni della loro presenza in questo particolare contesto funerario.
IL PATRIMONIO CHE STATE ESPLORANDO RAPPRESENTA LA MEMORIA DELLA COMUNITÀ NAZIONALE E DEL SUO TERRITORIO.
CONOSCERLO È UN DIRITTO, TUTELARLO È UN DOVERE