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Il ripostiglio di Braone (BS)

Il ripostiglio fu rinvenuto nel 1956 a Braone, nella media Valle Camonica, durante lavori di posa del nuovo acquedotto comunale. Le monete, inserite in un contenitore di piombo, erano in prossimità di alcune strutture e di ossa umane, interpretate dubitativamente come i resti di una tomba a inumazione, e furono subito disperse fra gli operai. Grazie all'intervento del Comando dei Carabinieri di Breno, coadiuvato dall'ispettore onorario Giuseppe Bonafini, la Soprintendenza alle Antichità della Lombardia fu in grado di recuperarne nove.

Le vicende successive al rinvenimento non consentono di avere la certezza che quanto conservato corrisponda all'intero ripostiglio, anche se è inverosimile, date le piccole dimensioni del contenitore, che il numero delle monete fosse di molto superiore.

Allo stato attuale, comunque, il ripostiglio è composto da nove solidi di cui quattro emessi a nome di Leone I, due di Zenone e tre di Anastasio, di cui una a opera di Teodorico. Ciò considerato è stato proposto che la data di occultamento sia da porre tra il 497/498, ovvero dopo il riconoscimento imperiale del ruolo di Teodorico nel governo della pars Occidentis e il 518, anno della morte di Anastasio.

Grazia Facchinetti

 

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  • Notiziario n. 5–2014, pp. 125–128 Sfoglia il volumeApri il volume

 

Cividate Camuno, Museo Archeologico Nazionale della Valle Camonica. Contenitore in piombo. © SBALO.
Figura 1 – Cividate Camuno, Museo Archeologico Nazionale della Valle Camonica. Contenitore in piombo.

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