Page 7 - Notiziario del Portale Numismatico dello Stato n. 14.1/2020
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PRESENTAZIONE
La pubblicazione dei volumi dedicati alle raccolte numismatiche dei Musei Reali, oggi
suddivise tra Medagliere Reale e Monetiere del Museo di Antichità, rappresenta una prima
tappa verso la valorizzazione di un patrimonio che è frutto di una stratificazione secolare,
legata al consolidarsi del potere sabaudo sui due versanti delle Alpi occidentali e alla cre-
scita degli interessi collezionistici dei Savoia fino alla loro rappresentazione pubblica nelle
istituzioni museali dell’età moderna. Nel Settecento, prima delle dispersioni napoleoniche, la
consistenza del Medagliere del Re era stimata in 60.000 esemplari, ma il momento decisivo
per il suo sviluppo coincide con la salita al trono di Carlo Alberto nel 1831: nell’arco di soli
dieci anni nascono una Pinacoteca, una Biblioteca, un’Armeria; viene riformata l’Accademia
di Belle Arti, riordinato il Museo di Antichità e si delinea anche il progetto della nuova sala
del Medagliere, affidato all’architetto di corte Pelagio Palagi. Per ognuna di queste collezioni,
Carlo Alberto disegna il profilo di una moderna gestione, individuando spazi, arredi e attrez-
zature, nominando conservatori e direttori -tra cui Domenico Promis, a capo del Medagliere
Reale- e finanziando campagne di acquisti che hanno l’obiettivo di aggiornare, organizzare e
arricchire le collezioni.
Con l’Unità d’Italia, la storia della collezione si intreccia con quella della raccolta pri-
vata di Sua Maestà, che segue il sovrano a Roma e con la vicenda della nascita, a Torino, di
un’altra collezione numismatica pubblica, il Medagliere Civico, sorto su un nucleo di monete
pervenute dalla Zecca cittadina e arricchitosi con l’acquisizione di importanti nuclei privati.
Nel 1933 Vittorio Viale, direttore del Museo Civico, promuove un primo tentativo di riunione
delle raccolte numismatiche cittadine, attuato di fatto solo nel 1956 con una convenzione
tra lo Stato e il Comune per la costituzione del nuovo “Medagliere delle raccolte Numisma-
tiche Torinesi”. Al Museo Civico confluiscono le raccolte appartenenti al Museo di Antichità
e quelle ex-Dotazione Corona del Medagliere Reale: un patrimonio allora stimato in 70.000
esemplari. Un progetto ambizioso, che tramonta definitivamente nel 1996, quando le Soprin-
tendenze richiamano i depositi concessi negli anni Cinquanta: l’esistenza di un nuovo Museo
di Antichità, il riordino delle collezioni reali e una nuova sensibilità per la storia del collezio-
nismo premevano per il recupero dell’integrità degli assetti storici originari. Comincia così la
“lunga marcia” delle restituzioni, accompagnata da nuovi censimenti e riscontri inventariali,
mai approdati, però, a un organico programma di valorizzazione delle raccolte.
Con la creazione, nel 2014, dei Musei Reali, le collezioni del Medagliere Reale e quelle
del Monetiere del Museo di Antichità riprendono a “camminare insieme” e il volume rappre-
senta una prima e preziosa chiave d’accesso alla conoscenza e all’interpretazione di questo
grande patrimonio, uno strumento indispensabile per raccoglierne il messaggio e per tra-
smetterlo alle generazioni future.
Un sentito ringraziamento, dunque, agli autori, alla Direzione Generale Archeologia,
Belle Arti e Paesaggio che cura e promuove il Portale Numismatico dello Stato e a Serafina
Pennestrì, che con competenza e tenacia ha avviato e indirizzato il progetto, assicurandone
il successo.
enrica PaGella
direttore Musei reali di torino