Page 17 - Notiziario del Portale Numismatico dello Stato n. 11 vol. 2
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Complesso Monumentale della Pilotta – CONTRIBUTI 15 100ª edizione, ad una archeologica nuovissima, ed il Museo mancando di fondi non può procurarsele come nol può lo spiantato Prefetto. Le opere antiche si hanno perché il Paciaudi le conosceva, ed apprezzava. L’Affò curò la storia moderna. Io non ebbi fondi né onorario, 10 perciò rinunciai” . In realtà le critiche di de Lama alla Biblioteca Ducale appaiono piuttosto ingiuste. Certo, nei primi anni dell’Ottocento la Biblioteca, come il Museo, risente pesantemente della carenza di fondi; tuttavia, come già accennato, dai registri d’entrata si evince una spiccata attenzione nei confronti dell’archeologia e dei suoi sviluppi scientifci. In questo periodo, tramite cambi o acquisti, la Biblioteca si arricchisce di ulteriori studi e repertori dedicati all’antico Egitto (Zo- ega Numi Aegyptii imperatorii, id. De origine et usu obeliscorum, Roccheggiani Raccolta … rappresentante i costumi religiosi civili e militari degli antichi egiziani, etruschi, greci…), così come opere di Piranesi e altri autori dedicate ai monumenti di Roma antica (Cassini Pitture an- tiche ritrovate nello scavo...). Sono ugualmente acquisite diverse edizioni del XVI secolo, quali quelle di Enea Vico, relative alle immagini di imperatori, Cesari e donne auguste, e di Paolo Manuzio sulle antichità romane. Gli acquisti aumentano poi progressivamente dopo il 1816 e in particolare tra il 1819 e il 1825 anno della morte di de Lama: ancora opere di numismatica (Mionnet Description des médaille antiques, grecques et romaines; Sestini Descrizione d’alcu- ne medaglie greche.. e Lettere e dissertazioni numismatiche sopra alcune medaglie..); diverse opere di etruscologia (Lanzi De’ vasi antichi dipinti volgarmente chiamati etruschi e Saggio di lingua etrusca; Inghirami Monumenti etruschi o di etrusco nome); di egittologia (Champollion Catalogo de’ papiri egiziani della biblioteca Vaticana, i primi fascicoli della Description de l’Égypte); il primo volume dell’opera Museo Chiaramonti e i primi volumi dell’Iconographie grecque di Visconti, nonché la pubblicazione di Antolini sulle rovine di Veleia, peraltro criticata da de Lama che la ritiene peccare “…di fedeltà per ogni verso, sia nei disegni, e nelle misu- re…” . Molte opere arrivano (per dono o acquisto che sia) già nell’anno di stampa o in quelli 11 immediatamente successivi, dimostrando così la precisa volontà dell’Istituto di mantenersi al passo col progredire degli studi di ambito archeologico. Con Michele Lopez (succeduto a de Lama nel 1825), la maggiore disponibilità di fondi consente di incrementare in modo signifca- tivo la biblioteca del Museo che, in virtù della rinuncia da parte del nuovo direttore all’alloggio riservato, viene collocata in uno spazio apposito. Nonostante i più frequenti acquisti e il con- seguente accrescersi del patrimonio bibliografco Lopez continua, come il suo predecessore, 12 ad usufruire sistematicamente dei prestiti della Biblioteca Ducale, scegliendo prevalentemente opere di numismatica (di cui presso la biblioteca c’è effettivamente grande varietà), ma anche alcuni volumi relativi all’Egitto, sia di J.F. Champollion (Monuments d’Égypte et de la Nubie… Grammaire égyptienne, Dictionnaire égyptien..) (tavv. V-VIII) sia di I. Rosellini (I monumenti dell’Egitto e della Nubia disegnati…), probabilmente per documentarsi sulla nuova collezione che va creando . 13 Il nucleo di maggior pregio tra gli acquisti di opere di argomento archeologico effet- tuati dalla Biblioteca nella prima metà dell’Ottocento è costituito forse proprio dalle opere di egittologia, che rispondono al generale diffondersi dell’interesse per l’Egitto del tempo. A queste si aggiungono volumi di etruscologia (spesso pubblicati a fascicoli), con studi sui resti architettonici, su località di nuova scoperta o scavo, così come studi su lingua e alfabeto etru- sco, o ampie rassegne su collezioni di materiali. Costante e corposo è poi l’acquisto di opere di numismatica: durante la direzione Pezzana si acquistano repertori e storie della moneta sia di nuova pubblicazione, sia opere più vecchie; tra gli autori più noti si possono ricordare Mionnet, Eckhel (tavv. III-IV), Bergmann, Millingen…. Altrettanto numerosi, e continui nel tempo, sono gli acquisti dedicati all’archeologia romana, e dopo il 1855 fanno il loro ingresso alcune opere dedicate all’archeologia orientale. Lo spoglio dei registri d’entrata sembra dunque attestare una buona capacità della Bi- blioteca di garantire un’offerta molteplice e scientifcamente aggiornata; per quanto riguarda la destinazione di tale patrimonio bibliografco, non sono solo i direttori del Museo a fruirne, ma la passione per il mondo antico (e per suoi settori specifci) sembra relativamente diffusa 14 tra cittadini di formazione e professione diversa . Nei registri dei prestiti, purtroppo dispo- nibili solo fno al 1841, è fotografato un variegato panorama di appassionati di antichità, che spazia da cittadini oggi sconosciuti ai noti rappresentanti del mondo politico o istituzionale L’ARChEOLOGIA E LA NUMISMATICA G.M. De Rubeis, A. Mutti
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