Page 18 - Notiziario del Portale Numismatico dello Stato n. 10-2017
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L’ATTIVITÀ DEL COMANDO CARABINIERI TUTELA PATRIMONIO CULTURALE PER LA TUTELA DEI BENI NUMISMATICI 1. Cenni storici, dipendenze e funzioni del Comando Tutela Patrimonio Culturale Le origini del Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale (TPC) risalgono al 3 maggio 1969, quando il Comando Generale dell’Arma determinò di costituire il “Nucleo Tutela Patrimonio Artistico”, allora inquadrato nell’ambito del Ministero della Pubblica Istruzione. L’Italia era così il primo Stato a dotarsi di un’unità specializzata nella lotta al traffco di beni culturali, un anno prima che la Convenzione UNESCO di Parigi del 1970 raccomandas- se agli Stati membri di istituire specifci servizi di tutela. Nel 1971 il reparto veniva elevato a Comando di Corpo e, nel 1975, a seguito dell’istituzione del Ministero per i Beni Cultu- rali, transitava alle dipendenze funzionali di quel Dicastero. Nel 2001, infne, il Comando assumeva l’attuale denominazione di “Comando Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale”. La tutela del patrimonio culturale rappresenta un comparto di specialità affdato in via prioritaria all’Arma dei Carabinieri. Al riguardo, il Decreto del Ministro dell’Interno del 28 aprile 2006, nel confermare il ruolo di preminenza dell’Arma, ha attribuito al TPC la funzione di polo di gravitazione informativa e di analisi a favore di tutte le Forze di Polizia. La proiezione operativa del Comando è assicurata da: – una struttura centrale, costituita dal Reparto Operativo di Roma, articolato in 3 Sezioni specialistiche (Antiquariato, Archeologia, Falsifcazione e Arte Contemporanea), con compiti di coordinamento investigativo sull’intero territorio nazionale; – una struttura periferica, alle dipendenze del Gruppo di Roma, articolata su 15 Nuclei e 1 Sezione aventi competenza regionale o interregionale. 1 Tali articolazioni sviluppano una strategia di intervento orientata lungo due direttrici fondamentali: l’attività di prevenzione e quella di contrasto. L’attività di prevenzione, condotta in sinergia con i Reparti dell’Arma Territoriale e del Raggruppamento Aeromobili Carabinieri e in collaborazione con le competenti Soprinten- denze, si caratterizza per interventi diversifcati, riguardanti l’analisi del rischio criminale nei luoghi della cultura, il monitoraggio delle aree sottoposte a tutela paesaggistica e il control- lo della regolarità del commercio antiquariale. Nel 2015 (ultimo dato reso pubblico) il TPC ha effettuato 5.545 controlli preventivi (562 verifche alla sicurezza di Musei, Biblioteche e Archivi statali; 1.252 controlli nelle aree archeologiche ritenute più a rischio; 1.126 control- li alle aree paesaggistiche; 2.605 controlli a esercizi commerciali, mercati e fere di oggetti antiquariali). L’attività di contrasto è invece fnalizzata a perseguire i reati commessi in danno del patrimonio culturale e a recuperare i beni illecitamente sottratti. In tale ambito, nel corso del 2015, il Comando ha deferito all’Autorità Giudiziaria 1.197 persone, delle quali 40 destinatarie di provvedimenti restrittivi della libertà personale e 6 arrestate in fagranza di reato. Tale atti- vità ha consentito di recuperare 34.712 beni culturali (21.509 beni antiquariali; 1.507 reperti paleontologici e 11.696 reperti archeologici), sequestrare 1.601 opere d’arte contraffatte e 45 immobili (in relazione a violazioni afferenti alla normativa di tutela dei beni monumentali e del paesaggio). l’Attività del coMAndo cArAbinieri tutelA pAtriMonio culturAle Magg. L. Mancuso
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