Page 6 - Bollettino di Numismatica on line - Materiali n. 12-2013
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Roma, Museo Nazionale Romano	     Collezione di Vittorio Emanuele III
BdN online, Materiali 12 (2013)                          Luca Gianazza

teristiche ponderali degli esemplari oggi noti ha permesso al Murari di avanzare nuove classifica-
zioni, spesso radicalmente differenti da quanto accettato fino a quel momento. Soprattutto, questo
autore ha evidenziato come la presenza del nome di una determinata autorità imperiale su una
moneta non faccia necessariamente il paio con la sovranità di un imperatore con quel nome sulla
città di Milano. Al contrario, ci troviamo di fronte a monete che, a dispetto dei nomi riportati sui
conii, sulla base delle nuove cronologie devono essere assegnate a un’epoca in cui la città era di
fatto autonoma rispetto all’autorità imperiale, organizzata in un libero Comune.

      Neppure l’opera di revisione effettuata dal Murari può tuttavia essere ritenuta esaustiva. Senza
voler in alcun modo mettere in discussione l’assoluta importanza del lavoro svolto da questo stu-
dioso, si deve comunque rilevare come non tutte le classificazioni da lui proposte possano apparire
convincenti. Ricerche successive hanno ad esempio permesso di maturare nuove e più approfon-
dite considerazioni, grazie anche all’apporto determinante dei ritrovamenti monetari e delle fonti
documentarie, presi in esame solo in parte dal Murari per le sue valutazioni.

      Diversi autori hanno contribuito con elementi di assoluto rilievo6, che hanno determinato la
formulazione di nuove proposte di attribuzione – sebbene talvolta in via ancora ipotetica – e conse-
guentemente una ulteriore revisione delle cronologie, con le quali diventa ora necessario confron-
tarsi nell’opera di classificazione dei materiali presenti nella Collezione Reale7. Si tratta in alcuni casi
di riflessioni ancora parziali, in un quadro che resta ancora complessivamente incerto, ma che han-
no il merito di segnare importanti direzioni di indagine e approfondimento, che si auspica trovino
un consolidamento proprio in seno alla pubblicazione del volume del Medieval European Coinage.

      Contributi molto importanti alla conoscenza della monetazione milanese di questo periodo
sono giunti anche indirettamente, dal progresso degli studi relativi ad altre zecche.

      La moneta di Milano diventa progressivamente un punto di riferimento per il circolante locale,
lasciando tracce documentarie importanti, spesso molto minuziose, che permettono di seguirne
l’evoluzione e i mutamenti. In uno scenario caratterizzato da una frammentarietà delle informazioni
e da una parzialità delle analisi condotte, unitamente alla complessità delle problematiche che in-
teressano la monetazione dell’epoca, anche la valutazione congiunta di tutti questi piccoli elementi
deve concorrere alla definizione di un quadro generale della moneta di Milano.

      Così ad esempio per Pavia, dove un recente riordinamento delle emissioni a nome degli im-
peratori della dinastia sassone realizzate in quella zecca8 ha offerto uno spunto rilevante per ricon-
siderare l’analoga serie battuta a Milano da questi stessi sovrani, consentendo di giungere a una
proposta di ordinamento molto più realistica di quella adottata finora9.

      Ancora una volta, per la classificazione dei materiali di questo fascicolo è stato necessario com-
piere delle scelte precise e ponderate. Proprio a seguito delle problematiche che sono state appena
esposte, è stata effettuata una valutazione molto attenta su tutto il materiale edito, affrontando una
riflessione approfondita ed estremamente critica, volta a individuare le classificazioni che ad oggi
possono risultare più coerenti con tutti i dati a disposizione.

      Dal momento che, come si è detto, per questa particolare fase della monetazione milanese an-
cora manca un’adeguata opera di compendio, in questo testo non ci si può limitare a una succinta
rassegna metodologica, come è invece avvenuto in occasione della realizzazione dei due fascicoli
precedenti, ma ci si dilungherà maggiormente per fornire almeno in modo essenziale una visione
degli aspetti appena esposti. Non sarà possibile trattare tutte le problematiche con il grado di ap-
profondimento che pure meriterebbero: non sarebbe comunque lo scopo di questo contributo. L’o-
biettivo è semplicemente quello di mettere il lettore nelle condizioni di comprendere le motivazioni
alla base delle classificazioni qui adottate in maniera più esaustiva di quanto avrebbero permesso
le note presenti in corrispondenza di ciascuna scheda.

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