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Corpus Nummorum Italicorum, Vol. XVIII
2 CORPUS NUMMORUM ITALICORUM
AMALFI
Città in provincia di Salerno.
Con la decadenza dell'esarcato di Ravenna si costituisce in repubblica. Nel
1131 cade in potere di Rng'gero II Normanno Gran Oonte indi Re di Sicilia, che
conserva alla città il diritto di battere moneta. Viene poscia assoggettata dai lte
di Napoli e dagli Imperatori. I Duchi Greci, i Principi TJongobardi e i Normanni
batterono di propria autorità monete in Amalfi.
GUAIMARIO V E MANSONE IV
PRINCIPI DI SALERNO
(1042)
Pare che Guaimario V rendendo nel 1042 il Ducato Amalfitano all'esule e
cieco Mansone IV, gli abbia pure concesso di continuare il conio del tarì.
1, 2. 1. Tarì. LJ' Nel giro esterno X 27tNDREn2 (caratteri cufici sformati) 2i\lRN
(caratteri cufici sformati).
Nel giro interno: El Moez ledin illah Principe dei credenti Nel centro
globetto in c. lino
~ Nel giro esterno: caratteri cufici sformati, tra i quali quattro volte
ripetuta la parola battuto.
Nel giro interno: Non vi è altro Dio che Dio, Maometto è il legato
di Dio ed Alì l'amico di Dio Nel centro globetto in C. lino
o D. 19; p. gr. 0,96. C2 SM
(Ved. Sambon in « Rivista Ital. di Numismaticall, anno 1891, pago 117-128).
2. Id. D' Nel giro esterno: rabeschi e caratteri cufici sformati.
" interno: Non vi è altro Dio che Dio, Maometto è il legato di Dio
ed Alì l'amico di Dio. Nel centro globetto in c. lino
~ Nel giro esterno: ..... TSA ••..• eRA. o
" interno: El Moez ledin illah Principe dei credenti. Nel centro
globetto In C. lino
O Spinelli, « Le monete cufiche battute da Principi Longobardi,
Normanni e Svevi nel regno delle due Sicilie)l, pago 5,
n. XXIV, T. I, 8.
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