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Il Medagliere del Museo Archeologico Nazionale di Napoli
Collezione Borgia
Collezioni numismatiche storiche del Museo Archeologico di Napoli

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Collezioni numismatiche storiche del Museo Archeologico di Napoli – Collezione Borgia

Lista Monete

Foto dritto/rovescio Num. Inv. Stato Autorità Zecca Nominale Cronologia Cat
Foto dritto Foto rovescio F.g.259 n.d. (non definito) Volterra Volterra dupondio III sec a.C. II.2.1
Foto dritto Foto rovescio F.g 265 n.d. (non definito) Volterra Volterra quadrante III sec a.C. II.2.2
Foto dritto Foto rovescio F.g.260 n.d. (non definito) Volterra Volterra asse III sec a.C. II.2.3
Foto dritto Foto rovescio F.g.262 n.d. (non definito) Volterra Volterra asse III sec a.C. II.2.4
Foto dritto Foto rovescio F.g.283 n.d. Tuder Tuder asse librale 220-200 a.C. II.2.5
Foto dritto Foto rovescio F.g.284 n.d. Tuder Tuder semisse librale 220-200 a.C. II.2.6
Foto dritto Foto rovescio F.g. 285 n.d. Tuder Tuder triente librale 220-200 a.C. II.2.7
Foto dritto Foto rovescio F.g.286 n.d. Tuder Tuder quadrante librale 220-200 a.C. II.2.8
Foto dritto Foto rovescio F.g.288 n.d. Tuder Tuder sestante librale 220-200 a.C. II.2.9
Foto dritto Foto rovescio F.g.290 n.d. Tuder Tuder oncia librale 220-200 a.C. II.2.10
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La collezione Borgia

Il cardinale Stefano Borgia (1731-1804), membro dell’Accademia etrusca di Cortona e dell’Accademia di Fermo, Segretario di Propaganda Fide, partendo da un nucleo di oggetti antichi collezionati nel tardo XVII secolo dal suo antenato Clemente Erminio Borgia (1640-1711) e dal cospicuo medagliere dello zio Alessandro Borgia (1682-1764), Arcivescovo di Fermo, costituì, nella seconda metà del XVIII secolo, una ricca collezione antiquaria nella sua casa-museo di Velletri, l’unica in Europa a riunire antichità greche, volsche, etrusche, romane, arabe, indiane ed egiziane, citate dal Goethe nel suo Viaggio in Italia nel 1787 che ne fece tappa obbligata del Grand Tour. La carica ricoperta nell’ambito della Congregazione di Propaganda Fide gli aveva dato l’opportunità di tessere rapporti internazionali e di arricchire la propria collezione, originariamente costituita da materiali di provenienza locale, con opere, anche archeologiche, provenienti da luoghi lontani; tra i tanti oggetti pervenuti nel Museo napoletano importantissima è la collezione di antichità egiziane costituita essenzialmente nel ‘700, epoca della prima formazione della raccolta, con materiali che rispecchiano gli interessi e le conoscenze dei viaggiatori dell’epoca.

Nel 1804 il cardinale moriva a Lione. E poiché nel suo testamento egli aveva esplicitamente nominato erede universale del Museo Borgiano esistente a Velletri il fratello Giovanni Paolo Borgia e i suoi discendenti primogeniti, la Congregazione di Propaganda Fide, in contrasto con la famiglia, ritenne di dover acquisire tutti gli oggetti, tra cui migliaia di libri, codici, reperti archeologici e monete, che si trovavano a palazzo Altemps, abitazione romana del cardinale.

Il nipote Camillo (1733-1817) in un momento storico particolare e in circostanze economiche molto difficili per la famiglia decise, per far fronte alle difficoltà finanziarie, di vendere la collezione. La prima trattativa nel 1805 con il re di Danimarca non andò a buon fine per volontà di papa Pio VII che non volle che opere di notevole valore artistico ed archeologico uscissero dai suoi Stati, fallita anche la seconda nel 1811 con il Governo francese, nel 1814 la collezione venne proposta al re di Napoli Gioacchino Murat e al buon esito della trattativa contribuì la regina Carolina appassionata di antichità e in particolare di monete antiche; l’acquisto fu concluso nel 1815 da Ferdinando IV di Borbone e nel 1817 la raccolta fu trasferita nel Real Museo Borbonico di Napoli.

La collezione monetale di Stefano Borgia (figg. 1 - 2) oltre a essere l’espressione della cultura settecentesca è lo specchio degli interessi del cardinale che riteneva lo studio delle monete fondamentale per un uomo di cultura e di supporto per ogni dissertazione storica; pertanto tutti gli studiosi che ne facevano richiesta potevano visionare e pubblicare le monete della sua raccolta al fine di valorizzarle ulteriormente. Durante la sua permanenza a Benevento in qualità di Governatore (1759-1764) raccolse un prezioso nucleo di monete longobarde, assolutamente unico per la sua epoca, e preparò le Memorie istoriche della pontificia città di Benevento dal secolo VIII al secolo XVIII, opera in tre volumi (Roma 1763-1769). Il suo interesse non si limitava a questo periodo storico ma spaziava dalla numismatica greca e romana (importante la serie di monete imperiali romane della zecca di Alessandria d’Egitto) a quella arabo-normanna, islamica e cinese, alle medaglie e ai pesi. Alla morte di Stefano Borgia la collezione monetale venne smembrata; alcune monete entrarono a far parte delle raccolta di Propaganda Fide, altre confluirono al Medagliere della Biblioteca Apostolica Vaticana, mentre il nucleo dei “nummi onciales”, le monete fuse in bronzo prodotte in Etruria, Umbria, Lazio, Roma e nell’Italia centrale adriatica, trasferito al Museo di Napoli, finì per essere accorpato alle altre collezioni storiche del Museo.

Il catalogo che Camillo Borgia redasse nel 1814 in occasione della vendita della collezione di famiglia (edito nel 1878 da Giuseppe Fiorelli in Documenti Inediti per servire alla Storia dei Musei d’Italia) è uno strumento molto utile per l’identificazione delle monete borgiane; alla XII classe sono, infatti, descritti i “Nummi onciali”: 271 monete fuse in bronzo (aes grave) di cui viene fatta una descrizione analitica oltre a 145 assi romano-repubblicani e imperiali non altrimenti descritti.

Come esemplificazione della raccolta Borgia (figg. 1 - 2) è stata scelta una selezione delle serie fuse di Roma: i lingotti di bronzo fusi i c.d. “quadrilateri”, le serie pesanti di Giano/Mercurio e Apollo/Apollo e le serie di peso leggero Roma/Roma, delle serie monetali dell’Etruria, dell’Umbria, e dell’Italia centrale adriatica, a quel tempo poco note e, pertanto, oggetto di particolare interesse.

Teresa Giove

 

Link esterni:
v.link Museo: Collezione Egizia

 

MUSEO ARCHEOLOGICO NAZIONALE DI NAPOLI, Collezione numismatica: vetrina Collezione Borgia. © SSBANP.MUSEO ARCHEOLOGICO NAZIONALE DI NAPOLI, Collezione numismatica: vetrina Collezione Borgia (particolare). © SSBANP.
Figura 1 – Vetrina Collezione BorgiaFigura 2 – Vetrina Collezione Borgia

 


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