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Il Ripostiglio Cupi di Montiano

Decisamente scarni sono i dati che abbiamo a disposizione su questo rinvenimento.
Una breve nota in data 28/3/1962 a firma del Soprintendente G. Caputo e indirizzata al prof. Stazio, quale contributo alla sezione Vita dei Medaglieri del VII volume degli Annali dell’Istituto Italiano di Numismatica [volume 7-8 (1960-1961) p. 326], segnalava tra le immissioni monetali verificatesi nel 1961 con i numeri d’inventario dal 92260 al 92320 “n.61 monete d’argento romane, rinvenute casualmente durante lavori agricoli il 20 agosto 1961, in loc. “Cupi” di Montiano (Grosseto). Le monete sono state trovate tutte insieme in un campo non molto distante dalla via Aurelia, a poca profondità dalla superficie. Si tratta di un tesoretto di denari repubblicani d’argento, la cui datazione va dal 218 al 57 a.C. circa”.
Il tesoretto si compone, oltre a 3 denari anonimi, di monete delle seguenti famiglie: Aburia (1) Antesti (1) Antonia (1) Baebia (1) Caesia (1) Calpurnia (2) Cipia (1) Cornelia (2) Fonteia (5) Furia (1) Iulia (3) Iunia (3) Licinia (2) Maiania (1) Manlia (1) Marcia (2) Maria (1) Memmia (3) Naevia (2) Papiria (1) Poplicia (1) Procilla (2) Rubria (5) Saufeia (1) Servilia (1) Thoria (2) Titia (4) Tituria (3) Urbinia (1) Vibia (2) Volteia (1). Il rinvenimento in oggetto sarà pubblicato dalla dott.sa Anna Talocchini in Notizie Scavi.
L’auspicata pubblicazione non avvenne e questa scarna notizia fu ripresa in seguito dal Crawford [RRCH 266] e dal Backendorf [1988, p. 87] che non possono aggiungere molto altro.
Nessun’altra informazione proviene dall’Archivio Storico che ci aiuti a comprendere se veramente si tratta di un ripostiglio completo oppure di una parte di un nucleo ben più cospicuo, né abbiamo notizia sull’eventuale contenitore e di quale materiale fosse composto, né dell’esistenza di eventuali strutture murarie nelle vicinanze del luogo del rinvenimento. La generica indicazione della vicinanza della via Aurelia è decisamente di poca utilità.
In realtà l’osservazione che nella distribuzione cronologica il materiale si dispone, senza interruzione di rilievo, negli anni tra il 157-156 e il 79 a.C. può autorizzarci a credere che il ripostiglio sia completo, o quasi, equivalente a circa un quarto della paga annua di un legionario!

Fiorenzo Catalli


IL PATRIMONIO CHE STATE ESPLORANDO RAPPRESENTA LA MEMORIA DELLA COMUNITÀ NAZIONALE E DEL SUO TERRITORIO.
CONOSCERLO È UN DIRITTO, TUTELARLO È UN DOVERE