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Il Monetiere del Museo Archeologico Nazionale di Firenze
Ripostiglio di Montespertoli
Monetazione Moderna e Contemporanea

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Monetazione Moderna e Contemporanea – Ripostiglio di Montespertoli

Lista Monete

Foto dritto/rovescio Num. Inv. Stato Autorità Zecca Nominale Cronologia Cat
Foto dritto Foto rovescio 89983 Repubblica di Firenze Roberto di Giovanni di Federico Ricci Firenze Barile da 10 soldi di quattrini bianchi I sem. 1506 III.2.1
Foto dritto Foto rovescio 89984 Repubblica di Firenze Francesco di Francesco di Lotterio Davanzati Firenze Barile da 10 soldi di quattrini bianchi II sem. 1506 III.2.2
Foto dritto Foto rovescio 89985 Repubblica di Firenze Francesco di Francesco di Lotterio Davanzati Firenze Barile da 10 soldi di quattrini bianchi II sem. 1506 III.2.3
Foto dritto Foto rovescio 89986 Repubblica di Firenze Francesco di Francesco di Lotterio Davanzati Firenze Barile da 10 soldi di quattrini bianchi II sem. 1506 III.2.4
Foto dritto Foto rovescio 89987 Repubblica di Firenze Francesco di Francesco di Lotterio Davanzati Firenze Barile da 10 soldi di quattrini bianchi II sem. 1506 III.2.5
Foto dritto Foto rovescio 89988 Repubblica di Firenze Francesco di Francesco di Lotterio Davanzati Firenze Barile da 10 soldi di quattrini bianchi II sem. 1506 III.2.6
Foto dritto Foto rovescio 89974 Repubblica di Firenze Bartolomeo di Giovanni Orlandini Firenze Carlino da 10 soldi di quattrini banchi I sem 1504 III.2.7
Foto dritto Foto rovescio 89976 Repubblica di Firenze Banco di Andrea di Matteo Albizzi Firenze Carlino da 10 soldi di quattrini banchi II sem 1504 III.2.8
Foto dritto Foto rovescio 89975 Repubblica di Firenze Banco di Andrea di Matteo Albizzi Firenze Carlino da 10 soldi di quattrini banchi II sem. 1504 III.2.9
Foto dritto Foto rovescio 89979 Repubblica di Firenze Filippo di Niccolò di Andrea Sacchetti Firenze Carlino da 10 soldi di quattrini banchi I sem. 1505 III.2.10
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Il Ripostiglio di Montespertoli

Le monete del ripostiglio furono rinvenute casualmente nel 1943 a Montespertoli in località Tresanti, per un totale di 211 esemplari in argento, quasi esclusivamente della zecca di Firenze ad eccezione di tre esemplari dello Stato della Chiesa ed un esemplare della zecca di Siena.
Il nucleo attualmente conservato rappresenta il 50% del totale rinvenuto in quanto si decise di cedere al proprietario e scopritore parte delle monete, quale premio di rinvenimento previsto per legge.
Tutte le monete rinvenute furono consegnate al comandante della stazione dei RR. Carabinieri e pochi giorni più tardi l'intero nucleo di 422 monete, per un peso di Kg. 1,350, veniva consegnato alla R. Soprintendenza di Firenze.
L'Archivio Storico della Soprintendenza per i Beni Archeologici delle Toscana conserva l'elenco dettagliato del nucleo di monete lasciato al privato per cui è stato possibile ricostruire la consistenza reale del ripostiglio e valutare esattamente il suo potere d'acquisto in relazione al periodo storico.
Nel gruzzolo si nota il consistente nucleo di esemplari d'argento della zecca di Firenze denominati popolarmente "barili", emessi a partire dal 1505 con il valore di 12 soldi e 6 denari. La denominazione deriva dalla corrispondenza del suo valore con l'entità del dazio da pagare per ogni barile di vino (ca. 45,6 litri).
Tutte le monete si datano entro gli anni 1524-1525 ad eccezione del Grosso bolognese attribuito a Papa Clemente VII (1523-1534) il cui inizio di coniazione è stato indicato nel 1529. E' questa la data di probabile chiusura del ripostiglio e dell'ultimo nascondimento del gruzzolo da parte del possessore che evidentemente non ebbe più l'occasione di recuperarlo. Sono questi gli ultimi anni di vita della Repubblica fiorentina, anni in cui le scorribande delle truppe impegnate nella guerra avevano prodotto notevoli danni nelle campagne e minacciato l'incolumità delle persone e dei loro beni.

Fiorenzo Catalli


IL PATRIMONIO CHE STATE ESPLORANDO RAPPRESENTA LA MEMORIA DELLA COMUNITÀ NAZIONALE E DEL SUO TERRITORIO.
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