Page 5 - Bollettino di Numismatica on line - Materiali n. 23-2014
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Roma, Museo Nazionale Romano	     Collezione di Vittorio Emanuele III
BdN online, Materiali 23 (2014)               M. Bazzini - A. Toffanin

                              La zecca di Milano

Da Azzone Visconti (1330-1339) a Bernabò e Galeazzo II Visconti (1354-1378)

Introduzione di Marco Bazzini

Premessa
      In questo fascicolo sono schedate le monete di Milano emesse a partire dalla Signoria di Azzo-

ne (Azo, Azonem) Visconti (15 marzo 1330, acclamazione a dominus generalis et perpetuus civitatis
et districtus Mediolani) fino a tutto il periodo di Signoria congiunta dei fratelli Bernabò e Galeazzo
II (4 agosto 1378, morte di Galeazzo II Visconti). L’arco temporale copre dunque quasi un cinquan-
tennio. Complessivamente i pezzi sono 178, così suddivisi:

      - 42 monete di Azzone Visconti;
      - 24 monete a nome di Luchino e Giovanni Visconti;
      - 4 monete anonime attribuibili al periodo di governo di Luchino e Giovanni;
      - 1 0 monete a nome del solo Luchino Visconti ma da attribuire al periodo di governo con il

        fratello Giovanni;
      - 2 0 monete a nome di Giovanni Visconti, da attribuire in parte al periodo di Signoria congiunta

        con il fratello Luchino e in parte al periodo di governo da solo;
      - Un falso moderno a nome di Matteo, Bernabò e Galeazzo II Visconti;
      - 56 monete a nome di Bernabò e Galeazzo II Visconti;
      - 21 monete a nome del solo Galeazzo II ma emesse durante il periodo di governo con il fra-
tello Bernabò Visconti.
      Mentre la monetazione milanese del periodo precedente è ancora avvolta da molte incertezze1,
quella che si apre con l’acclamazione di Azzone Visconti del 1330 per molti aspetti è conosciuta
meglio, sebbene resti comunque da approfondire in diversi punti. Il volume di Carlo Crippa de-
dicato alle emissioni dei Visconti e degli Sforza e abbracciante il periodo 1329-1535, malgrado sia
stato edito oramai quasi trent’anni fa, per quanto riguarda le tipologie monetarie è ancora oggi
fondamentale e completo2. Inoltre, le introduzioni che il suo autore ha premesso ai vari capitoli,
per quanto schematiche, contengono tutte le informazioni necessarie per inquadrare correttamente
i vari periodi in cui è suddiviso. Dal momento che questo testo è divenuto quello di riferimento
ed è conosciuto ed utilizzato da chiunque si occupi di monetazione milanese, per non appesantire
il presente fascicolo si è ritenuto opportuno rimandare ad esso per le notizie di carattere storico,
introducendo alcune brevi precisazioni solamente all’occorrenza.
      Delle 178 monete qui presentate 98 entrarono in Collezione prima della pubblicazione del V
volume del CNI, avvenuta nel 1914. Sul Corpus si trovano censite anche le monete acquisite in quel-
lo stesso anno3: si tratta di una prova ulteriore di come il Re e i suoi collaboratori abbiano lavorato
alle bozze del volume sulle monete della zecca di Milano fino a poco prima di mandarle in stampa4.
      Tra il 1915 ed il 1940 questa parte della Raccolta Reale si accrebbe di oltre l’80 % con l’inseri-
mento di altri 80 pezzi, per gran parte frutto di acquisti effettuati da commercianti privati o in aste
pubbliche5. Da soli, questi numeri confermano la rilevanza del lavoro di riordino e catalogazione
che il Medagliere del Museo Nazionale Romano sta portando avanti mediante il Bollettino di Nu-
mismatica.

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