Page 5 - Bollettino di Numismatica on line - Materiali n. 11-2013
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Roma, Museo Nazionale Romano	     Collezione di Vittorio Emanuele III
BdN online, Materiali 11 (2013)                             Andrea Pucci

                               Granducato di Toscana

                                     Leopoldo II di Lorena (1824-1859)

                                                di Andrea Pucci

La monetazione di Leopoldo II (1824-1859)
      Il 18 giugno 1824 scomparve prematuramente Ferdinando III; fu suo figlio Leopoldo a pren-

derne il posto e a mettersi alla guida del granducato.
      Il 30 luglio dello stesso anno fu approvata la sostituzione dei vecchi conî con quelli di Leopol-

do II: All’Ill.mo sig. Luigi di Poirot direttore della zecca di Firenze…partecipo a V.S. Ill.ma che resta
ella autorizzata far sostituire nei nuovi coni delle monete d’oro e di rame il Nome di S. A. I e Reale
attualmente regnante a quelle del defunto granduca. Si darà cura V.S. Ill.ma di suggerire le sue idee
sul conio delle nuove monete d’argento nelle quali sarà impressa l’effige di I. e R. A. Sua Leopoldo II1.
Il 30 agosto furono battuti per la prima volta i nuovi zecchini (3200 pezzi)2.

      Carlo Siries fu incaricato di eseguire il ritratto da incidere sulle monete d’argento: Adi 20 7bre
1824…furono da me passate all’incisore Carlo Siries le istruzioni…in conseguenza ho da lui rice-
vuto la qui acclusa tassella contenente i disegni delle sette monete delle quali crederei che bastasse
per ora d’ordinare i nuovi conj…3. Questi sette conî che dovevano essere realizzati comprendevano
anche il testone da due lire che era ormai dai tempi di Cosimo III che non veniva battuto4; negli anni
precedenti difatti suppliva la mancanza di questo nominale il testone di Clemente XII battuto nella
zecca di Roma: questo testone oltre all’essere in oggi assai consunto per il lungo uso, va inesorabil-
mente a mancare…5; nonostante ne fosse stato preparato il disegno, questo nominale non venne
mai battuto6. In definitiva, vediamo come nel secondo semestre del 1824 vennero battuti, oltre agli
zecchini, solo i rusponi7, la moneta da un soldo8 e un’emissione di paoli cinque9 con i vecchi conî
del defunto granduca Ferdinando III e a suo nome.

      Nel dicembre 1824 venne a mancare il direttore della zecca Luigi Poirot e, con un decreto del
4 marzo 1825, venne eletto il suo successore, il marchese Cosimo Ridolfi. Egli, da subito, dette vita
a un progetto che mirava a trasformare la monetazione in un sistema totalmente decimale. A tal
proposito, formulò tre proposte al regnante il quale ne accettò parzialmente solo una; difatti si rifiu-
tò di eliminare alcune monete che da molti anni erano ben accette e di uso comune in Toscana10.
S. A. I. e R. il Granduca Nostro Signore, riassunte in esame le varie proposizioni che V.S. Ill.ma…in
rapporto all’introduzione di un nuovo piano monetario e ai miglioramenti da portarsi nella forma
e nel conjo delle monete…autorizza a far battere il nuovo fiorino d’argento del valore di venti crazie
avente sul dritto la R. Effige e sul rovescio un giglio con la leggenda Fiorino o Quattrini Cento, come
pure a far coniare le altre monete submultiple di quelle nella serie indicata nel piano medesimo a
forma dei disegni contenuti nella tavola A e B annesse alla di Lei memoria dè 12 aprile 1825 con
la leggenda indicativa l’attual nome di ciascheduna moneta ed insieme il numero dei quattrini che
essa contiene…11. Il fiorino, proposto come unità di misura della nuova monetazione (…moneta
nuova da 20 crazie o 100 quattrini), venne battuto a partire dal 182612 ma non ebbe il gradimento
atteso mentre, i suoi sotto multipli, ovvero il mezzo e il quarto di fiorino, vennero coniati solo nel
1827. Il piano A13 del Ridolfi prevedeva la battitura della dena e della mezza dena con l’effige del
sovrano: in rapporto alla dena e mezza dena…sono adatti per la dimensione e per la forma delle
Armi i disegni respettivamente contenuti nelle tavole che sopra, con incidere sul contorno il respet-
tivo valore col nome loro attuale e con la corrispondenza del medesimo all’unità del Fiorino…14.
Anche la dena e la mezza dena vennero battute rispettivamente nel 1825 e nel 1826, ma utilizzando
il vecchio conio di Carlo Ludovico e Maria Luisa, contraddistinto dalla data 1807. Sig. Direttore Co-

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