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Corpus Nummorum Italicorum, Vol. VI
VENETO
ZECCHE MINORI
AQUILEIA
Città nella Venezia Giulia, già sede di Patriarcato. Il diritto di zecca sembra
essere stato concesso al Patriarca Popone dall' Imperatore Corrado II il Salico, con
diploma deU'l1 settembre 1028. La zecca di Aquileia si chiuse definitivamente
nel 1445, quando la città passò sotto il dominio della Repubblica di Venezia.
POPPO O POPONE PATRIARCA
(1019-1045 )
T. I, l. 1. Denaro. ]iJ + CH[OVJNRA09 • IMPR Testa a destra barbata, coronata e COli col
lana al collo; c. perI.
1j + POPPO· PTHA- Tempietto; ai lati AI9:1 1: C. perl.
./R D. 17; p. gr. 0,84. Puschi, in Riv. !tal. di Num., a. 1914, pago 396. MB
INCERTE DEI PRIMI PATRIARCHI
(SECOIJO XII?)
Il Puschi (" La zecca dei Patriarchi di Aquileia") ha diviso queste monete in 3 gruppi, che il
Themesill (" Miillzen u. 1tIiinzwesen des Patrial'cllenstaates Aquileia") assegna al periodo dal 1045 al 1204.
PRIMO GRUPPO
Nel 11 una rozza testa di fronte, su cui una croce le cui estremità talvolta terminano in un punto;
sul petto, dei globetti; a sin. un lituo o baculo vescovile; a destra talvolta una stella a cinque raggi
o un globetto. Nel 1J: croce potenziata accantonata da 4 globetti. Il diametro varia da 17 a 18 lIIm.
ed il peso da gr. 0,82 a 1,23.
J, 2. 1. Denaro. 11 Testa rozza di fronte con croce "opra; a destra stella, anelli nel giro.
1J Croce potenziata accan'tonata da 4 glohetti; c. di globettì.
./RD. 18; p. gl'. 1,17 C' e 1,08 C" s~r
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