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Corpus Nummorum Italicorum, Vol. VII
VENETO
VENEZIA
(PARTE I - DALLE ORIGINI A MARINO GRIMANI)
. È incerta 1'epoca in cui Venezia cominciò a battere moneta; i denari Carolingi
che portano il nome della città furono, secondo il Papadopoli, almeno in parte,
battuti in Pavia od in altra zecca imperiale. A queste monete seguono quelle degli
Imperatori e Re d'Italia, Corrado II di Franconia ed Enrico III, IV e V, oltre
ad alcune anonime od autonome d'anno incerto. Con Vitale Michiel II, Doge XXXVIII,
incomincia la serie degli 83 Dogi che dal 1152 al 1797 cJniarono monete.
La zecca continua a funzionare sotto il Governo democratico fino all'anno 1798,
in cui Venezia viene ceduta a Francesco II d'Absburgo-Lorena, che vi batte monete
a nome proprio come Imperatore di Germania. Unita alla Repubblica Cisalpina
nel 1802 e poscia al Regno d'Italia, la zecca lavora a nome di Napoleone I Impe
ratore e Re dal 1804 al 1813. La zecca batte quindi monete per gli Imperatori
d'Austria Francesco I e Ferdinando II, poi per la Repubblica (\ il Governo prov
visorio del 1848-49, e da ultimo per 1'Imperatore Francesco Giusllppe fino al 1866.
Sotto il Regno d'Italia la zecca di Venezia cessa di funzionare e viene chiusa
definitivamente nel 1870.
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Bollettino di Numismatica on line - Banca dati Ivno Moneta